Ricordi il detto “Chi fa da sé fa per tre”? Ora diventa chi fa col Sé fa per nove!
Questo antico detto che ci vuole rendere più attivi e dinamici, e certamente ci ha spronati ad agire piuttosto che aspettare l’intervento e l’aiuto altrui, va un po’ rivisto in chiave più spirituale .
Questo antico detto che ci vuole rendere più attivi e dinamici , e ci ha di sicuro nel tempo spronati ad agire piuttosto che aspettare l’intervento e l’aiuto altrui , va un po’ rivisto in chiave più spirituale .
Mi domando se chi ha inventato e divulgato questo detto avesse una visione aperta e spirituale o una visione molto individualista e logica della vita.
Ad oggi sappiamo che il Se’, non siamo solo noi come individui in un corpo con una mente pensante, ma è una parte molto più grande di noi, che opera seguendo un disegno preciso di cui noi siamo all’oscuro, ma certo è che agisce a fin di bene!
È quella voce che sussurra prima che noi compiamo certi passi, quella intuizione che mostra uno scenario lampante e improvviso che poi si avvera, è quel regista dentro di noi che proietta sogni incredibili tutte le notti…
In questo antico detto quindi aggiungerei l’aspetto di fede, di luce, di intuizioni che cambiano parecchio il significato attribuito fino ad ora perché ci connette alle emozioni che mi muovono in quella direzione
Il 3 visto in chiave più esoterica e spirituale diventa un numero sacro, perché il 3 è il figlio del padre (l ’1) e della madre ( il 2), dunque è una nuova forma di vita che si crea che prima non c’era.
Anche come forma geometrica è la prima a manifestarsi, richiama la perfezione celeste come armonia tra le parti ed equilibrio di forze diverse .
Archetipicamente il 3 è il giullare che si esprime in modo spontaneo , innato, incontenibile , con tutta la sua gioia , e contagia gli altri a fare altrettanto.
Dunque attraverso questo detto possiamo aprire la nostra immagine di noi, ampliare l’IO, accogliere la maestria e la saggezza che ciascuno di noi ha dentro di SE’, e attivarci nel mondo con questa abilità, non solo con la logica, l’intelletto, l’ego.
Quante volte, pur di non aspettare i tempi altrui, o di non accettare la modalità in cui l’altro avrebbe fatto quella cosa, ci siamo mossi sull’onda di questo detto?
Se l’abbiamo vissuto così forse ci siamo sentiti più forti e più bravi degli altri, ma al contempo ci siamo sentiti sempre più soli. Oscillando così tra un senso di forza ad un senso di debolezza, forti perché ci sentiamo più bravi ma deboli perché alla fine tocca sempre a noi.
Ciò che è necessario osservare e imparare a mio parere è che noi non siamo mai davvero soli, abbiamo il Sole dentro, una luce infinita e potentissima, dato che le due parole hanno la stessa radice.
Connettendoci al nostro Se’, accadono poi due cose ancora più importanti :
- da un lato apriamo la nostra immagine di noi, accogliendo il nostro Io più grande e maestro e
- dall’altro attireremo a noi persone connesse allo stesso modo, quindi vedremo anche negli altri questa grandezza e forse daremo loro l’occasione di contribuire e migliorare l’opera in questione.
A questo punto se chi fa da Se’ fa per tre, chi fa col Se’ fa per nove , e le energie si elevano e moltiplicano minimo per 3 volte.
Quando nelle scritture si disse: “crescete e moltiplicatevi” si intendeva anche questo!
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